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Camporeale. Assegnata la XVII borsa di studio in memoria del medico «Giuseppe Montalbano»

Camporeale ha vissuto un intenso momento di emozione e riflessione in occasione della XVII borsa di studio, un’iniziativa che da diciassette anni mantiene viva la memoria del medico Giuseppe Montalbano, un uomo giusto e coraggioso, che non si è mai piegato alla prepotenza mafiosa, pagando con la vita la sua coerenza morale e il suo impegno civile.
Il Teatro Paolo Vinci ha fatto da cornice all’evento conclusivo, accogliendo studenti, docenti, famiglie, cittadini e autorità in un pomeriggio che ha avuto il sapore della speranza. Gli alunni del terzo anno della scuola media dell’istituto comprensivo «Leonardo Sciascia» hanno presentato i lavori realizzati sul tema scelto per questa edizione: «Il futuro è adesso». Un titolo quanto mai attuale e potente, che ha preso forma attraverso racconti, dipinti, composizioni musicali e contenuti multimediali. I ragazzi hanno così offerto una visione consapevole del domani, radicata nel presente e nutrita dalla memoria.
A distinguersi tra le tante opere, quella del giovane Antonino Mangiaracina (nella foto con Luigi e Valerio Montalbano), vincitore della Borsa di Studio, che ha realizzato un puzzle dal forte valore simbolico. Ogni pezzo rappresenta un frammento del passato che, ricomposto nel presente, dà vita a un messaggio di speranza per il futuro. Le parole con cui ha presentato il suo lavoro hanno colpito profondamente: «Affinché si possa costruire il futuro, è bene partire dal presente».
E il presente, in questa giornata, ha parlato con forza. Lo ha fatto attraverso la creatività dei ragazzi, la commozione del pubblico, la soddisfazione dei figli di Giuseppe Montalbano, Valerio e Luigi, che hanno ribadito quanto sia importante continuare a credere nei giovani e hanno avuto la dimostrazione che, ancora una volta, tra i banchi di scuola, è germogliato il seme della cultura della legalità.
Durante la premiazione, il palco si è trasformato in un luogo di memoria viva. È stato ricordato l’uomo che Camporeale chiamava con affetto “’u dutturi”, una figura semplice ma straordinaria, che ha scelto con determinazione di non piegarsi alla logica mafiosa, difendendo con dignità il proprio ruolo e la propria comunità.
Il futuro è adesso! E comincia da ciascuno di noi. Da studenti e insegnanti che continuano a credere nella forza dell’educazione, da ogni cittadino che sceglie ogni giorno di non voltarsi dall’altra parte.
Il seme piantato da Giuseppe Montalbano continua a germogliare. E crescerà, nei cuori e nelle coscienze dei giovani di oggi, futuri cittadini consapevoli e portatori di valori di legalità e giustizia.