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Al D’Aguirre di Salemi la solidarietà per il popolo palestinese

Un silenzio carico di emozione ha attraversato l’aula magna dell’Istituto Tecnico “D’Aguirre – Alighieri” di Salemi durante la manifestazione dedicata alla tragedia umanitaria in corso a Gaza. Un momento di profonda riflessione e presa di coscienza che ha coinvolto studenti, docenti, rappresentanti delle istituzioni, uniti da un’unica, urgente necessità: non voltarsi dall’altra parte.
L’evento si è trasformato in un atto di testimonianza collettiva, una presa di posizione civile e morale contro l’indifferenza che spesso circonda i grandi drammi del nostro tempo. Il genocidio in atto, trasmesso in diretta mondiale, non può più essere ignorato: Gaza brucia, e con essa i diritti fondamentali di un popolo ridotto alla fame, al terrore, alla disperazione.
Durante la manifestazione sono stati proiettati video e testimonianze che hanno dato voce al dolore della popolazione palestinese, donando volti, nomi e storie a ciò che spesso viene ridotto a una fredda statistica. Le immagini hanno profondamente colpito i presenti, generando momenti di silenzio denso di commozione, capaci di parlare più di mille parole.
Presente anche il sindaco di Salemi Vito Scalisi, che ha esternato la solidarietà del Comune al popolo palestinese, sottolineando l’importanza di non restare immobili di fronte a questa immane tragedia. Ha annunciato ulteriori iniziative concrete per sensibilizzare l’opinione pubblica e sollecitare il governo nazionale a prendere una posizione chiara e netta, contro i crimini che si stanno consumando a Gaza. «Perché oggi – ha affermato il primo cittadino – restare in silenzio equivale ad essere complici».
Ma forse il momento più toccante è arrivato alla fine, con le parole degli studenti. Giovani voci che, dopo aver ascoltato, guardato, compreso, hanno scelto di non restare indifferenti. Alcuni hanno espresso il desiderio di approfondire, di informarsi, di raccontare ai coetanei ciò che hanno visto. Altri si sono detti pronti a «fare la loro parte», nella convinzione che anche piccoli gesti possano diventare semi di consapevolezza.
A margine dell’evento, è arrivata anche la riflessione della dirigente scolastica Francesca Accardo che ha voluto fortemente l’iniziativa per la sua comunità scolastica: «Iniziative come questa rappresentano l’anima più autentica della scuola. Uno spazio di crescita, di consapevolezza, di educazione ai valori fondamentali. La tragedia che si sta consumando in Palestina, come ogni conflitto nel mondo, interroga le nostre coscienze. È auspicabile che sempre più scuole promuovano momenti simili, affinché i ragazzi possano formarsi come cittadini attivi, critici e portatori di pace. La scuola ha il dovere di stare in prima linea quando si affrontano temi così profondi, perché solo così possiamo forgiare una generazione capace di costruire un futuro migliore».
In tempi in cui le guerre sembrano lontane finché non ci toccano, questo momento di riflessione all’Istituto D’Aguirre è stato un esempio di civiltà, educazione e coraggio. Una testimonianza che dovrebbe parlare a tutte le scuole, a tutte le istituzioni, affinché l’educazione alla pace, alla giustizia e alla solidarietà torni al centro della formazione delle nuove generazioni. Perché non basta essere spettatori. Serve scegliere da che parte stare. E oggi, stare dalla parte dell’umanità e dei diritti fondamentali significa alzare la voce per Gaza.