Vita. Finanziamento per bonifica ambientale finalizzata allo smaltimento dell’amianto
Per le sue caratteristiche chimico-fisiche l’amianto è stato per decenni uno dei materiali più utilizzati, soprattutto nell’edilizia. Nel territorio del Belice, in particolare, il suo uso è stato massiccio nella realizzazione delle baraccopoli. In Italia l’amianto è stato bandito a partire dal 1992, poiché le sue fibre, potenzialmente inalabili, accumulandosi nei bronchi e negli alveoli polmonari, possono provocare danni irreversibili alla salute umana. Lo smaltimento dell’amianto ha un alto costo in quanto deve essere affidato a ditte specializzate.
L’amministrazione comunale di Vita ha profuso il massimo impegno sul tema della tutela ambientale e della bonifica dei siti che possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica. “La salvaguardia della salute dei cittadini – spiega l’assessore alla Protezione civile Rosario Calderaro – è in cima alle nostre priorità. È stato adottato e messo in azione un censimento capillare delle coperture contenenti amianto per la rilevazione e la concreta riduzione di questo materiale pericoloso presente sul territorio. Successivamente – continua Calderaro – ci siamo mossi nel solco della normativa per far eseguire gli interventi di bonifica con il fondo di sviluppo e coesione 2007/2016. Grazie alla perseveranza e all’impegno dell’amministrazione, il Comune di Vita ha ottenuto un finanziamento di 309.100 euro».
La somma è stata assegnata con un decreto del Dipartimento regionale della Protezione civile per un programma di messa in sicurezza e di bonifica ambientale connesso allo smaltimento dell’amianto e dell’eternit su immobili di proprietà comunale. Il finanziamento è stato concesso nell’ambito di un programma di interventi finalizzati alle bonifiche ambientali connesse allo smaltimento dell’amianto e dell’eternit derivante dalla dismissione delle baraccopoli costruite nei comuni della Valle del Belice dopo il terremoto del 1968.