Studenti del liceo di Salemi ed esperti a confronto in videoconferenza
In pieno lockdown da emergenza COVID-19, il 17 Aprile 2020 gli studenti del terzo anno liceo classico di Salemi, hanno documentato, attraverso una video conferenza, l’attività di monitoraggio civico del progetto «Valorizzazione finalizzata alla fruizione dell’area archeologica di Mokarta» realizzato con i Fondi Strutturali Europei (PO-FESR Sicilia 2007-13). Un lavoro che da mesi ha impegnato 25 studenti dell’Istituto “D’Aguirre-Alighieri” diretto dalla preside Francesca Accardo, attraverso un meticoloso e puntiglioso monitoraggio di dati, report, visite guidate, articoli di data-journalism, interviste e sondaggi per verificare l’efficacia dei lavori realizzati seguendo le indicazioni di un progetto nazionale di alternanza scuola – lavoro «A Scuola di Opencoesione» coordinato dai docenti Caterina Agueci e Alessio Lo Presti.
L’intervento su Mokarta, diretto dal compianto Sebastiano Tusa, ha avuto come finalità quella di ampliare la conoscenza e la fruizione di questo antico insediamento sicano risalente tra i secoli XII-X e sito a circa 5 km da Salemi. Gli scavi, precedentemente svolti ed in ultimo, quelli realizzati grazie al progetto FESR concluso nel 2015, hanno permesso di rinvenire 15 capanne circolari con ingresso a forcipe e alcuni edifici quadrangolari. Molteplici le azioni attivate con l’intento di salvaguardare il complesso archeologico e renderlo fruibile come “museo all’aperto”. In particolare sono stati realizzati dei sentieri per collegare l’area preistorica con quella medievale e delle staccionate per delimitare gli scavi. Inoltre sono stati restaurati alcuni dei manufatti rinvenuti che oggi sono esposti al museo archeologico di Salemi. Nonostante gli interventi realizzati, a distanza di 5 anni la zona, in visibile stato di abbandono, resta di difficile fruizione per la strada sterrata, la mancanza di servizi igienici ed una adeguata cartellonistica.
Diversi gli interrogativi posti dagli studenti: come mai un territorio ricco di storia e di beni archeologici, storici e culturali non viene fruito come dovrebbe? quanti turisti arrivano a Salemi e quanti conoscono l’esistenza di Mokarta? In un area economicamente depressa, con una disoccupazione in aumento come evidenziano i dati Istat, perché tali beni continuano a restare sotto una spessa coltre di polvere anche dopo essere stati scoperti?
Diversi esperti di settore ed amministratori locali in video-conferenza hanno provato a rispondere ai quesiti . In un momento difficile come quello che si sta attraversando e che avrà un grande e grave impatto nel settore culturale e turistico, l’amministrazione locale si impegnerà a trovare delle soluzioni per non vanificare quanto già realizzato e per valorizzare e potenziare i beni storico-archeologici del territorio; l’inserimento di Mokarta nel Parco archeologico di Segesta, è un primo passo in questa direzione.
A partecipare alla video-conferenza oltre alla DS, gli studenti e i docenti, il Sindaco Domenico Venuti e l’assessore Vito Scalisi; Rossella Giglio, Direttrice del Parco Archeologico di Segesta; Filippo Occhipinti, Soprintendenza BB. CC. AA. di Trapani; Giuseppe Pecorella, Presidente della Pro-Loco; Gioacchino Fazio, docente di Scienze del Turismo dell’Università di Palermo-Polo di Trapani; Marta Ferrantelli dello Europe Direct di Trapani; Roberto Foderà, dell’ Istat di Palermo e Mariella Spagnolo che, in qualità di archeologa, ha introdotto i ragazzi alla storia di Mokarta.