Poggioreale. Sfiducia Il sindaco esautorato

Si è conclusa con un anno  di anticipo (rispetto alla  sua naturale scadenza)  l’avventura di Lorenzo Pagliaroli  (nella foto) quale sindaco  di Poggioreale. Il Consiglio  comunale ha infatti votato  «sì» alla mozione di sfiducia  presentata dal gruppo  consiliare (quattro esponenti)  «Tutti in Comune», che nella  tornata elettorale del giugno  2013 aveva sostenuto la candidatura  di Pagliaroli. Ma la  mozione è passata perché è  riuscita a convogliare anche i  sei voti dello schieramento di  opposizione «Progresso e solidarietà  », che non ha mai sostenuto  l’azione politico-amministrativa  di Pagliaroli.  Per il capogruppo Francesco  Blanda si deve parlare di «fallimento  politico» del primo  cittadino. «Abbiamo avuto la  prova – ha detto nel suo intervento  – che tutto quello che  abbiamo denunciato nella nostra  mozione di sfiducia presentata  lo scorso mese di dicembre,  era la verità circa il  fallimento del progetto politico  del sindaco». Prima del voto  è arrivata la precisazione  del presidente del Consiglio  comunale Girolamo Cangelosi:  «Se il sindaco va a casa –  ha sottolineato in aula – la  colpa è di tutti e non solo del  Consiglio comunale». Sulla  stessa lunghezza d’onda, sotto  certi aspetti, si è sintonizzato  Giovanni Vella: «Se passa  la sfiducia al sindaco, è  una sconfitta per tutti noi,  tutti siamo colpevoli. Non si  doveva arrivare a questo; non  è un dramma ma neanche  una cosa bella. Purtroppo –  ha concluso Vella – la politica  ha le sue regole, i suoi passaggi  ». Lapidaria la presa di  posizione dell’ormai ex sindaco:  «Ho difeso fino all’ultimo  minuto la mia autonomia nel  migliore interesse dell’ente e  soprattutto della cittadinanza  poggiorealese e nel piano  rispetto della legge. Evidentemente  c’è stato chi ha avuto  paura dei risultati amministrativi  che avrei potuto conseguire  terminando il mio  mandato amministrativo anche  senza l’appoggio del Consiglio  comunale». Adesso si  attende l’arrivo del commissario  straordinario che sarà  nominato dall’Assessorato regionale  agli enti locali. Al voto  si dovrebbe andare nel giugno  dell’anno prossimo.  Mariano Pace