Poggioreale. L’accordo PerMonte Castellazzo
Passaggio amministrativo importante per la valorizzazione della zona archeologica di Monte Castellazzo di Poggioreale. È stata infatti firmata la convenzione per l’attivazione congiunta di servizi integrati presso l’area archeologica. Il documento è stato sottoscritto dal sindaco di Poggioreale Lorenzo Pagliaroli e dal direttore del Polo regionale di Trapani e Marsala per i siti culturali Luigi Biondo. Diverse campagne di scavo condotte per diversi anni nell’area hanno portato alla luce reperti di altissima valenza storico-archeologica risalenti al periodo compreso tra il 1.400 e il 1.300 a.C. La firma dell’accordo si è resa necessaria in considerazione del fatto che il Polo regionale per i siti culturali, allo stato attuale non può garantire i servizi di custodia, vigilanza, fruizione del sito a causa della carenza di personale addetto ai servizi. Di contro, gli amministratori comunali di Poggioreale hanno manifestato la disponibilità alla gestione, alla messa in sicurezza, alla fruibilità, alla manutenzione ordinaria e a quant’altro possa rendere accessibile il sito archeologico di Monte Castellazzo. Il Polo regionale continuerà comunque a garantire, per l’area, le spese di manutenzione straordinaria. L’ente si è anche riservato la facoltà di organizzare, presso il sito e previo accordo con il Comune di Poggioreale, manifestazioni ed eventi promozionali. Resteranno invece a carico del Comune belicino gli interventi di manutenzione ordinaria attraverso opere di diserbo e di percorsi con sentieri. Il Comune, previo assenso del Polo, potrà avvalersi della collaborazione di associazioni culturali presenti nel territorio. Sia il Polo che il Comune, inoltre, organizzeranno corsi di formazione di base e momenti di aggiornamento per il personale addetto all’area archeologica. «È nostro preciso intendimento – ha precisato il vicesindaco Antonino Vella – dispiegare ogni utile attività per garantire la completa fruizione dell’area archeologica di Monte Castellazzo, nonché la sua buona tenuta e una complessiva valorizzazione della stessa area». (Nella foto in alto una delle prime campagne di scavi a Castellazzo) (m.p.)