Poggioreale. È Callari Insediato commissario
Si è insediato ufficialmente a Poggioreale il commissario straordinario Ugo Callari (nella foto), dirigente regionale nominato dal presidente Crocetta e chiamato a sostituire l’ex sindaco Lorenzo Pagliaroli, sfiduciato dal Consiglio comunale. Callari dovrà sostituire anche la Giunta e appunto il Consiglio, fino alla scadenza naturale degli organi (giugno 2018). Al contempo si registra una rilevante novità sul fronte della sfiducia votata dall’aula, lo scorso 21 maggio, nei confronti di Pagliaroli. L’ex sindaco, infatti, ha presentato ricorso al Tar contro la sfiducia. «Una decisione – ha spiegato Pagliaroli – maturata dopo una serena riflessione con i componenti della Giunta, perché vogliamo fare fino in fondo il nostro dovere verso la comunità». Secondo il ricorrente, nella mozione di sfiducia presentata dal gruppo consiliare «Tutti in Comune » non «esisterebbero motivazioni tali e valide da potere portare ad una sfiducia». La parola passa adesso ai giudici del Tar, che dovrebbero pronunciarsi il prossimo 20 luglio. Se dovesse essere accolto il ricorso, verrebbero ripristinati tutti gli organi democraticamente eletti dai cittadini e decaduti a seguito dell’approvazione della mozione. Intanto il commissario straordinario sarà chiamato ad occuparsi non solo di ordinaria amministrazione ma anche della soluzione di delicate problematiche. A cominciare dall’approvazione del bilancio di previsione 2017, per finire con la proroga dei contratti dei lavoratori precari, passando per il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, il Piano regolatore, l’uso del fotovoltaico, l’area artigianale, il recupero del paese vecchio, il completamento di opere pubbliche (piscina, centro culturale), l’erogazione dei servizi socio-assistenziali. E di fatto, con l’arrivo del commissario straordinario Callari, si allunga la lista dei funzionari nominati dalla Regione e inviati a Poggioreale a partire dal 1994. Commissari, comunque, designati sempre per inadempienze di natura amministrativa (mancata approvazione di bilanci o mancata adozione del Prg). Mariano Pace