La polemica della Genco «Non sono stata invitata»

Èpassato un mese e mezzo dalla visita a Partanna del presidente della Repubblica Mattarella, eppure l’argomento suscita ancora discussioni. Se ne è avuta prova in una delle ultime sedute consiliari, allorquando Giovanna Genco (nella foto) ha fatto esplodere la polemica. La consigliera, dopo essersi mostrata risentita per il fatto di non essere stata invitata alla manifestazione, ha chiesto al sindaco quale fosse stata la modalità di gestione degli inviti e degli accrediti. Non ha poi nascosto il suo disappunto per il modo con cui è stato selezionato il gruppo di consiglieri che ha potuto partecipare alla cerimonia ufficiale: «Paradossalmente – ha detto – della maggioranza soltanto tre consiglieri non sono stati invitati». La Genco ha quindi candidamente ammesso d’essersi trovata in imbarazzo al cospetto di chi le ha detto «Ma come, sei consigliere comunale e non sei stata invitata?». Poi l’affondo, concretizzatosi nella richiesta formale di tutta la corrispondenza intercorsa tra il Comune di Partanna e il cerimoniale del Quirinale con l’elenco degli accrediti. Una richiesta esplicitamente polemica. Catania ha quindi ricostruito le varie fasi dell’organizzazione della visita, chiarendo che molti aspetti sono stati secretati «per ragioni di sicurezza». «Per organizzare tutto – ha aggiunto il sindaco – abbiamo avuto solo dieci giorni; molti di noi non hanno dormito, non hanno visto la famiglia per quel periodo». Per ciò che riguarda gli accrediti, Catania ha precisato di essersi attenuto alle rigide disposizioni impartite dal Quirinale. Inizialmente, ha svelato, era prevista solo la presenza dei sindaci e dei presidenti dei Consigli comunali; solo dopo, dietro le sue insistenze, le delegazioni sono state allargate, «ma è ovvio – ha puntualizzato – che non c’era spazio per tutti». Come non bastasse, l’elenco degli invitati «è stato scrupolosamente passato al setaccio dalla Digos, sempre per ragioni di sicurezza». La Genco non s’è però mostrata convinta e ha ribattuto, piccata: «Facciamo parte di un gruppo WhatsApp in cui ci scambiamo il buon giorno e gli auguri ma non le informazioni».