ITC “D’Aguirre” di Salemi: conferenza sulla sicurezza stradale nel ricordo di Antonino Ardagna
Il rapporto tra sicurezza stradale e giovani al centro dell’incontro che si è tenuto all’Itc di Salemi, sul tema “Mai più vite spezzate”. A promuoverlo il “Lions club Salemi-Valle del Belice”. A relazionare sono stati Giuseppe Caruso (docente dell’Istituto), sul tema “Lions, il motto dell’associazione Noi serviamo”, Vincenzo Menfi (comandante della Polizia municipale di Marsala), su “Condotte penalmente rilevanti previste dal codice della strada”, Peter Leo Cardillo (del Comando dei vigili urbani di Salemi), su “Alcune norme di comportamento alla guida dei veicoli, con particolare riguardo al mancato uso del casco protettivo”, Mario Maniscalco (responsabile del Sert) su “Effetti delle sostanze psico-attive nella guida dei veicoli”, e Nicolò Cascio (consulente per l’infortunistica stradale) su “Aspetti psicodinamici del sinistro stradale”. Al termine della conferenza, gli intervenuti si sono recati nella palestra dell’Istituto dove hanno ricordato il giovane studente Antonino Ardagna, scomparso prematuramente la scorsa estate in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale; qui hanno apposto una targa in sua memoria intitolandogli la struttura.
Durante la manifestazione i compagni di classe di Antonino hanno voluto ricordarlo con un toccante momento nel corso del quale hanno proiettato un video con le immagini dei momenti trascorsi assieme al giovane. I familiari di Antonino invece hanno comunicato che le somme raccolte per consentire i delicati interventi ai quali il figlio avrebbe dovuto sottoporsi, sono state in parte devolute in beneficenza, mentre una parte sarà utilizzata per assegnare delle borse di studio a studenti dell’Itc dell’ultimo anno in base a criteri di merito scolastico e di reddito familiare. A tale scopo la famiglia ha predisposto un regolamento per consentire già dal prossimo anno scolastico la prima edizione del premio alla memoria.
“L’Istituto – ha detto il dirigente Francesca Accardo – ha voluto ricordare uno dei suoi figli in un contesto nel quale la scuola diventa una seconda grande famiglia. La borsa di studio istituita per volontà della famiglia – ha aggiunto la Accardo – è un modo per conservarne la memoria e trasmettere agli altri, in una sorta di ideale staffetta, la sua voglia di progettare il futuro”.