Il tombino di Lo Piano

Giovanni Lo Piano Rametta (nella foto) ha chiesto la parola in aula ed ha cominciato citando «i mutamenti climatici che fanno sì che piogge straordinarie si presentino con maggiore frequenza». I colleghi d’aula si sono guardati tra loro curiosi di sapere dove sarebbe andato a parare. Lo Piano, che aveva davanti a sé il vicesindaco Zinnanti, ha proseguito imperterrito, sottolineando che «numerosi cittadini segnalano quotidianamente tombini e caditoie stradali intasate di terra, foglie e rifiuti di ogni genere» e che «in tali condizioni questi tombini non sono in grado di smaltire le acque meteoriche ». Il consigliere è quindi venuto al dunque interrogando Zinnanti per sapere da questi «quando è stato predisposto l’ultimo intervento di pulizia di tombini e caditoie». Il vicesindaco ha quindi risposto, placido, che «un intervento è stato effettuato a gennaio in occasione della visita del presidente della Repubblica Mattarella». Per l’occasione, ha aggiunto, «sono state sigillate le caditoie, sono state ripulite e poi risigillate; per il resto – ha precisato – gli interenti sono quotidiani, grazie al lavoro dei dodici volontari del servizio civile che si occupano espressamente di questo». Lo Piano ha però ribattuto: «Io abito in via Gramsci e proprio davanti la mia porta c’è un tombino otturato, ma tutti quelli di via Gramsci non sono stati ripuliti ». Zinnanti, paziente, lo ha voluto rassicurare: «Arriveranno anche in via Gramsci e puliranno pure il tombino davanti casa sua». «Quindi non sono ancora arrivati», ha chiosato Lo Piano. «Il giorno che lo faranno – ha tagliato corto il vicesindaco – glielo comunicheremo ».