Il «Progetto Segesta» su Medea
Un protocollo d’intesa tra il Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo, il Parco archeologico di Segesta e il Comune di Calatafimi è stato sottoscritto nei giorni scorsi ed ha portato all’avvio del «Progetto Segesta», che prevede la nascita di un Centro internazionale di studi e di ricerca sul teatro antico che, operando in sinergia con l’annuale festival delle «Dionisiache », «intende qualificarsi – spiega Giusto Picone, che sarà il coordinatore del Centro-studi – come un prestigioso polo di ricerca e di alta formazione sul teatro antico, teso a privilegiare l’interazione tra indagine testuale, teatrale, archeologica, antropologica e sperimentazione scenica». Il teatro di Segesta (nella foto) e il festival delle «Dionisiache» hanno, secondo Picone, «tutti i requisiti per rilanciare una cultura del teatro che valorizzi la relazione funzionale tra ricerca scientifica sulla drammaturgia classica e messa in scena ». Questa finalità è alla base del programma di seminari, lezioni e conversazioni di scena rivolto agli studenti dei corsi di studi del Dams, di Lettere, di Musicologia e Scienze dello spettacolo che si svolgerà a partire dal 6 marzo e che vedrà l’intervento di studiosi e personalità del mondo teatrale. Il tema prescelto per quest’anno è «I volti di Medea». Nell’ateneo palermitano e al teatro di Segesta, saranno oggetto di analisi le molteplici riscritture di questa figura mitica, dall’antichità greca e latina fino alla modernità e alla contemporaneità, nel teatro, nella letteratura, nel cinema, nell’iconografia. Al seminario sono previsti gli interventi di Agata Villa, direttrice del Parco archeologico di Segesta (su «Il Teatro di Segesta, dal Grand Tour allo scavo archeologico») e di Nicasio Anzelmo, direttore artistico del Segesta Festival (su «Teatri greci di Sicilia: scena classica per linguaggi moderni»). «L’amministrazione comunale – spiega il sindaco Sciortino –, quando ha abbracciato l’idea progettuale del festival, ha scelto di investire in cultura e nella valorizzazione di questo nostro immenso patrimonio ». La sottoscrizione del protocollo e l’istituzione del «Progetto Segesta», secondo il primo cittadino «confermano la validità del percorso intrapreso e aprono nuove opportunità di sviluppo per il territorio ».