Elezioni amministrative, si vota il 10 giugno

POLITICA. La Regione stabilisce la data della tornata per le comunali. Partiti e movimenti già in attività. Il meccanismo che porta alle elezioni amministrative s’è messo in moto con la scelta, da parte della Regione, della data del voto: si andrà alle urne il 10 giugno, in un’unica giornata, quindi, e non più in due. Due mesi al voto Mancano sessanta giorni alla tornata elettorale che rinnoverà sindaci e Consigli comunali in molti comuni isolani e, di conseguenza, della provincia di Trapani (compreso peraltro lo stesso capoluogo). Quattro, invece, i centri della Valle del Belice chiamati al voto: Partanna, Santa Ninfa, Vita e Poggioreale. Partanna, peraltro, sperimenterà per la prima volta il sistema maggioritario con turno unico, già in vigore da tempo nei comuni con popolazione inferiore a diecimila abitanti. Non ci sarà più quindi il proporzionale e, conseguentemente, la proliferazione delle liste e degli aspiranti: ogni candidato a sindaco potrà avere una sola lista collegata. Vince il candidato che ottiene più voti, anche se non raggiunge il cinquanta per cento. Un meccanismo che costringe le forze politiche a fare sintesi e a trovare accordi per riuscire a vincere. Si allargano quindi le coalizioni e le liste avranno una caratteristica sempre più civica e sempre meno partitica. La riduzione dei seggi Dalla tornata del 10 giugno prossimo entra in vigore la nuova norma sul taglio delle poltrone negli enti locali. A Partanna ci saranno quindi sedici posti in Consiglio comunale e non più venti; a Santa Ninfa saranno dodici e non più quindici; a Vita e Poggioreale dieci e non più dodici. Vita e Poggioreale perderanno anche un assessore: dagli attuali quattro si scenderà a tre. La situazione nei comuni A Partanna scontata la ricandidatura del sindaco uscente Nicola Catania. La coalizione che lo ha sostenuto, pur avendo perso per strada qualche pezzo, s’è comunque mostrata coesa nel quinquennio e starà tutta al suo fianco. Al momento, peraltro, non si intravede uno sfidante vero e proprio. Il Pd partannese è lacerato da troppe divisioni e non fa presa sull’elettorato, mentre il Movimento cinquestelle, pur incassando molte preferenze in occasione delle tornare elettorali per le regionali e le politiche, fa fatica a trovare un candidato a sindaco in grado di poter essere competitivo. A Santa Ninfa, roccaforte storica della sinistra, che vi governa ininterrottamente da 72 anni, il Pd (partito di maggioranza relativa) riproporrà l’uscente Giuseppe Lombardino. A sfidarlo sarà Giuseppe Spina, con la sua lista «L’alternativa c’è», che si era già presentata nel 2013 giungendo terza. A Vita non è ancora certa la ricandidatura dell’uscente Filippa Galifi, non foss’altro che per ragioni anagrafiche. La coalizione che l’ha sostenuta potrebbe puntare sull’attuale assessore al Bilancio Katia Marsala, che l’anno scorso si è smarcata dalla maggioranza formando un gruppo autonomo che mantiene, però, una sorta di golden share della coalizione. Non si intravede, al momento, un candidato alternativo. Qualche chance potrebbe averla Giuseppe Riserbato, che negli ultimi cinque anni è stato il combattivo leader dell’opposizione consiliare. A Poggioreale appare certa la riproposizione del sindaco uscente Lorenzo Pagliaroli, che ha vissuto cinque anni amministrativi complicati dalla mancanza di una maggioranza consiliare. Addirittura, nella primavera dell’anno scorso, Pagliaroli fu pure sfiduciato dall’aula, salvo poi essere reintegrato dopo che il Tar aveva accolto il suo ricorso per la carenza di motivazioni nella mozione di sfiducia presentata, e votata, dai suoi avversari. A due mesi dal voto manca però uno sfidante ufficiale.