«Donna Vita» di Genua. Un vino catarratto di nicchia

Proseguire una tradizione vinicola che risale al 1965, anno in cui fu impiantato il vigneto nelle campagne di Vita che Diego Genua coltiva con passione: un ettaro e trenta, 2.200 piante ad alberello tradizionale da cui si ricava un delicato catarratto (una vecchia cultivar autoctona). Produce tremila bottiglie dal nome «Donna Vita» (nella foto). Vita ha un doppio significato: si riferisce al territorio nel quale è prodotto e al nome della moglie del produttore. Un doppio omaggio quindi. Il sostantivo «donna» si riferisce invece alle caratteristiche delicate, gradevoli anche alle donne. È un vino frizzantino di nicchia, vinificato in termocondizionato ma che mantiene inalterate le tradizioni enologiche del terrritorio. Un vino con una bassissima percentuale di solfiti. Un prodotto di nicchia che reca con sé il sapore del terroir vitese. Raccolto rigorosamente a mano, scegliendo il periodo ideale di maturazione biologica, e soprattutto con la scelta di mantenere una bassa produzione con metodi tradizionali, al posto di una produzione intensiva che mira semplicemente alla quantità e al profitto economico di massa. Sullo sfondo la passione di conservare le tradizioni e la cultura del territorio con le sue origini rurali. Le caratteristiche Il suo colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, il suo aroma con note floreali fanno sì che le papille gustative vengano deliziate da un’armonicità persistente, con un retrogusto sapido; un frizzantino intrigante e gradevole che invoglia alla «beva». Un vino alla portata di tutti con una connotazione di eleganza e raffinetezza che lo equipara ai vini più blasonati che si trovano sul mercato.