«Codici»: «Nostro compito è quello di vigilare»
TARI. Non si placa il dibattito sul calcolo della parte variabile della tariffa rifiuti. L’associazione «Codici» torna, con una nota, sulla questione relativa ad alcuni errori di fatturazione nel calcolo della parte variabile della Tari. «Ci teniamo a precisare – afferma il presidente regionale Manfredi Zammataro – che la nostra associazione, nel pieno dello spirito di difesa dei diritti del cittadino e dell’utente che da anni ormai guida l’operato dell’organizzazione, si è subito attivata istituendo una task force allo scopo di studiare la questione e preparare le istanze di accesso agli atti da presentare ai vari comuni siciliani al fine di comprendere se effettivamente essi avessero applicato correttamente o meno la cosidetta “parte variabile” alla tassazione». L’associazione, «venuta a conoscenza della notizia relativa ad un’eccessiva tassazione applicata alla Tari (che andrebbe a gravare direttamente sulle spalle del contribuente), emersa a seguito di un’interrogazione del Ministero e della risposta proveniente dallo stesso, proprio in quanto organizzazione a tutela del consumatore, si è attivata per far luce sulla vicenda richiedendo ai comuni trasparenza e, pertanto, di fornire informazioni sull’applicazione della tassazione nella propria zona: quindi sulle modalità e sulla correttezza del calcolo utilizzato. Calcoli che, certamente, in questa prima fase non verranno effettuati da “Codici” proprio perché – precisa Zammartano – il compito di un’associazione non è quello di sostituirsi alle istituzioni, ma di vigilare affinché le norme vengano rispettate senza colpire, né tantomeno gravare sul cittadino ». Solo successivamente, qualora dovessero emergere errori, «Codici» si attiverebbe per fornire assistenza a chi avesse «pagato più del dovuto».