«Belice AgriFest» promuove i prodotti tipici
POGGIOREALE. La manifestazione promossa dal Comune con la collaborazione dei commercianti locali. Macchina organizzativa già in moto per l’allestimento, a Poggioreale dell’appuntamento denominato «Belice AgriFest », terza edizione della fiera dell’agroalimentare della Valle del Belice. La manifestazione è in programma mercoledì primo novembre, con inizio alle ore 8 e conclusione prevista poco prima dello scoccare della mezzanotte. L’iniziativa è promossa dal Comune di Poggioreale con la collaborazione delle attività commerciali ed artigianali locali, le associazioni non lucrative ed ha il patrocinio dell’Assessorato regionale dell’Agricoltura. «Puntiamo – spiega il sindaco Lorenzo Pagliaroli – a promuovere e valorizzare le risorse agroalimentari del nostro territorio. Tutti prodotti tipici di altissima qualità. L’altro fondamentale obiettivo della fiera – aggiunge Pagliaroli – è quello di educare i cittadini ad una alimentazione sana basata essenzialmente sui cibi di qualità del nostro territorio belicino». E naturalmente il fiore all’occhiello, per i numerosissimi visitatori attesi e provenienti dai centri delle tre province di Trapani, Agrigento e Palermo, è rappresentato proprio dalla degustazione dei prodotti locali, eccellenze di una tradizione gastronomica che affonda nel tempo le sue radi- ci. Si va dalla infigghiulata (si tratta di una focaccia preparata con un procedimento particolare, ossia con l’avvolgimento su se stessa della pasta farcita alla muffuletta (una focaccia di semola che viene riempita di formaggio caciocavallo e arricchita con spezie, ricotta e olive). Nel mezzo ce n’è per tuttii gusti: la pizza di vari tipi, la salsiccia arrostita, gli stigghioli anch’essi arrostiti, la pecora bollita, e ancora pane, olio, vino, diversi tipi di formaggi e ricotta, per finire, ovviamente, con i dolci. Altra particolare caratteristica di «Belice Agri- Fest» è data dalla dimostrazione pratica del ciclo di produzione della ricotta, a cura degli allevatori caseari presenti. Utilizzando le storiche attrezzature, questi ultimi infatti offriranno ai visitatori la possibilità di degustare la zabbina calda. Nutrita anche la partecipazione di artigiani ed artisti locali e dei paesi vicini impegnati ad esporre le proprie realizzazioni. A fare da corollario, poi, alcune attività culturali. Tra queste la visita guidata ai ruderi del vecchio centro di Poggioreale, la visita al presepe in vetro di Murano opera dell’artista Pippo Madè, e una mostra canina. La manifestazione sarà allietata ed intervallata da momenti musicali, presentati da musicisti e cantanti di notevole spessore artistico. Insomma, una giornata intensa da vivere lungo le sponde del fiume Belice, degustando le tipicità locali. Poggioreale, paesino di 1.496 «anime», sorge su un territorio collinare; il suo nome deriva dal latino podus regalis (ovvero «Poggio del re»). Il paese fu fondato come centro agricolo nel 1642 dal marchese Francesco Morso, che nel 1643 ebbe il titolo di principe di Poggioreale. Nel 1968 fu colpito dal terremoto del Belice. Del vecchio paese restano i ruderi che, ancora oggi, testimoniano la vita prima del 1968. Nel territorio di Poggioreale si pensa essersi svolta, nel 339 a.C., la battaglia del Crimiso, forse proprio in prossimità del luogo dove è stata ricostruita la nuova cittadina. Mariano Pace