Avviso borse di studio e Rimborso abbonamenti
Anche per l’anno scolastico 2016/2017 il Comune finanzia le borse di studio per gli studenti meritevoli. Già a luglio l’ente aveva erogato bonus per il precedente anno. Una prassi che viene portata avanti da pochissimi comuni in Italia e per la quale è possibile inoltrare richiesta solo ad anno concluso. Attualmente sono stati aperti i termini per diciannove borse di studio a favore di studenti capaci e meritevoli, iscritti e frequentanti le scuole dell’obbligo, nonché a favore degli studenti residenti nel territorio comunale che hanno frequentato la scuola secondaria di secondo grado o che abbiano ottenuto il diploma di scuola secondaria di secondo grado negli istituti pubblici o privati legalmente riconosciuti, stabilendo come elemento principale di valutazione il rendimento. Le somme vanno dai 100 ai 300 euro per le scuole dell’obbligo, mentre una borsa di 1.400 euro è riservata a chi frequenta l’università. L’istanza di partecipazione va presentata entro il 31 ottobre all’Ufficio Protocollo del Comune. Per gli studenti che frequentano le scuole superiori sarà assicurato il trasporto semigratuito, con decorrenza dalla data di inizio delle lezioni e fino alla fine dell’anno scolastico, attraverso il rimborso del 75 per cento delle spese sostenute per il costo dell’abbonamento ai mezzi pubblici di linea. Nel caso di abbonamenti settimanali, il rimborso non potrà superare il costo dell’abbonamento mensile. La richiesta va presentata entro il 30 novembre, mentre la documentazione dovrà pervenire all’ufficio entro il 28 dicembre per il periodo relativo ai mesi da settembre a dicembre 2017 ed entro la fine di ogni trimestre per il periodo che va da gennaio a giugno 2018, pena il mancato rimborso. La frequenza scolastica degli studenti sarà accertata d’ufficio, concordando con le segreterie degli istituti scolastici le modalità di verifica. Un altro contributo economico (stanziato dalla Regione) per il quale si può fare richiesta è il bonus «figlio», che prevede un contributo di mille euro in favore delle famiglie meno abbienti con un Isee non superiore a tremila euro. (a.m.)